L’uscita di un nuovo video di ValdSparaStoria sulla Walther PP è l’occasione perfetta per parlare di quest’arma che in passato ha avuto un grande successo e che ancora oggi continua ad essere diffusa tra i collezionisti mentre oltre oceano gode forse di maggiore popolarità anche tra i tiratori e per il porto occulto.

Introduzione

Le Walther PP (la Polizei Pistole) sono delle pistole semiautomatiche a chiusura labile (massa battente) sviluppate dal produttore tedesco di armi Carl Walther Sportwaffen.

Le caratteristiche fondamentali di questo progetto sono:

  • il cane esterno;
  • una sicura posta sul lato sinistro del carrello che funge anche da abbatticane;
  • un meccanismo di scatto a doppia azione;
  • un caricatore monofilare;
  • una canna fissa che funge anche da guida per la molla di recupero.

La serie include i modelli PP, PPK, PPK/S e PPK/E. Possiamo includere in questa lista anche la Walther TPH, una pistola tascabile di piccolo introdotta nel 1971, che è identica alla PPK per funzionamento e forma.

La prima versione della PP nasce nel 1929 e nel corso dei decenni seguenti le PP sono state prodotte in direttamente da Walther in Germania e, su licenza, dalla Manurhin in Francia, da Interarms in Virginia e da Smith & Wesson nel Maine. Dal 2018 i modelli PPK e PPK/S vengono prodotti nello stabilimento statunitense della Walther.

La PP è stata tra le prime pistole semiautomatiche a doppia azione di successo al mondo e il fatto che sia ancora in produzione è la conferma di ciò. Inoltre questo design ha ispirato altre pistole, tra cui la sovietica Makarov, l’ungherese FEG PA-63, la polacca P-64, l’americana Accu-Tek AT-380 II e l’argentina Bersa Thunder 380.

Le PP e PPK sono state molto apprezzate sia dalla polizia europea che dai civili per la loro affidabilità e facilità di occultamento. Durante la Seconda Guerra Mondiale, furono assegnate agli ufficiali dell’esercito tedesco, inclusa la Luftwaffe, nonché alla Ordnungspolizei (polizia in uniforme) e agli investigatori in borghese della Kriminalpolizei.

La nascita del progetto PP

Carl Walther (22 novembre 1858 – 9 luglio 1915) proveniva da una famiglia di armaioli da generazioni. Carl iniziò la sua carriera come costruttore di fucili, aprendo il proprio laboratorio nel 1886 a Zella-Mehlis, in Turingia. Qui, da giovane armaiolo, costruì fucili da caccia e da tiro utilizzando meccanismi Martini e Aydt a blocco cadente. Negli ultimi anni del XIX secolo, il concetto di armi semiautomatiche iniziò a diffondersi, e Carl, insieme a suo figlio Fritz, si appassionò all’idea di una pistola semiautomatica.

Nel 1908 Walther introdusse la sua prima pistola semiautomatica a chiusura labile , la Deutsche Selbstlade Pistole Walther – Modell 1910, poi nota come Modello 1. Presentava un carrello aperto, un cane interno ed era camerata per il 6,35 Browning (.25 ACP). I modelli successivi (dal 2 al 9) vennero sviluppati dal figlio Fritz che introdusse una serie di migliorie progressive, ottenendo un supporto sempre maggiore da parte degli ufficiali militari tedeschi. Nel corso dello sviluppo dell’arma risulta evidente l’influenza del design delle pistole di Browning su quelle di Walther.

Walther Model 1 – 6.35mm Browning – anno n.a.
Walther Model 8 – 6.35mm Browning – ca. anno 1926

Il vero cambiamento avviene nella seconda metà degli anni ’20. In quel momento i revolver a doppia azione erano molto popolari tra le forze dell’ordine per la loro sicurezza e rapidità d’uso. Per questo motivo Fritz si impegnò a integrare un meccanismo di scatto a doppia azione (DA) in una pistola semiautomatica. Poiché il carrello di una pistola semiautomatica arretra a ogni sparo, armando automaticamente il cane, Walther dovette combinare il funzionamento doppia azione/singola azione (DA/SA).

Nel 1929, Walther riuscì a sviluppare un efficace sistema di scatto DA/SA, introducendo la Modello PP. La polizia tedesca accolse con entusiasmo questo innovativo progetto e la pistola rimase in servizio fino al 1992. Una delle soluzioni tecnche più apprezzate dalle forze dell’ordine era il primo sistema di abbattimento del cane con sicura manuale, oggi presente su quasi tutte le pistole DA/SA. Questo sistema permette di portare la pistola con un colpo in canna in totale sicurezza ed evita spari accidentali in fase di disarmo del cane.

Un altro aspetto apprezzato dell’arma era la dimensione ed il peso. Con una canna da 98 mm, una lunghezza totale di 170 mm e un peso di circa 680 g, la PP era una pistola maneggevole e facilmente occultabile per gli agenti in borghese. Nella versione originale in 7,65 browning (.32 acp) la capacità del caricatore è di 8 colpi. Negli anni ’30 viene introdotta anche la versione in 9 corto (.380 acp) che comporta la perdita di un colpo nel caricatore.

Varianti della PP: dal PPK al PP Super

La PPK (Polizeipistole Kriminalmodell), introdotta nel 1931, è una versione più compatta della PP, con:

  • Canna accorciata di 15mm
  • Impugnatura più corta e sottile
  • Capacità ridotta di un colpo (7+1 in 7,65 br)
  • Guancette avvolgenti in due pezzi

Negli anni ’60 Walther introdusse la PPK-L, una PPK con fusto in alluminio, riducendo il peso di ca. 100gr.

A causa del Gun Control Act del 1968, che vietava l’importazione della PPK negli USA per una questione di dimensioni, nacque la PPK/S che combina il fusto della PP con il carrello della PPK. Questo rese la pistola leggermente più grande e pesante, permettendone l’importazione. In seguito Walther risolse il problema alla radice iniziando la produzione della PPK in acciaio inox presso la Walther Arms Inc. a Fort Smith, Arkansas.

Nel 1972, a seguito dell’attentato alle Olimpiadi di Monaco di Baviera, per rispondere alla richiesta di una pistola più potente, Walther introdusse la PP Super. La pistola è camerata in 9×18 mm Ultra, un calibro poco più potente del 9 Corto ma molto meno prestante del 9 Luger (si tratta di un calibro simile al 9×18 makarov). Anche il fusto viene modificato per accogliere il nuovo calibro maggiorato. Questo modello non riscosse mai grande successo e fu dismesso nel 1979.

Produzione

La fabbrica originale della Walther si trovava a Zella-Mehlis, nello stato della Turingia. Poiché quella parte della Germania fu occupata dall’Unione Sovietica dopo la Seconda Guerra Mondiale, Walther fuggì nella Germania Ovest, dove fondò una nuova fabbrica a Ulm (cittadina tra Munich e Stuttgart).

Per diversi anni dopo la guerra, le potenze alleate vietarono la produzione di armi in Germania. Di conseguenza, nel 1952, Walther concesse in licenza la produzione delle pistole della serie PP all’azienda francese Manurhin (Manufacture de Machines du Haut-Rhin) che però fabbricava solo le parti mentre l’assemblaggio avveniva presso l’arsenale di Saint-Étienne (con la marcatura “Made in France”) oppure presso lo stabilimento Walther a Ulm (con la marcatura “Made in West Germany”). L’azienda francese continuò a produrre la serie PP fino al 1986.

Nel 1978, la Ranger Manufacturing di Gadsden, Alabama, ottenne la licenza per produrre i modelli PPK e PPK/S, distribuiti da Interarms di Alexandria, Virginia. Ranger realizzò versioni della PPK/S sia brunite che in acciaio inossidabile, camerate in .380 ACP, mentre quelle in .32 ACP furono prodotte solo tra il 1997 e il 1999. Questa licenza venne infine annullata nel 1999.

Tra il 1999 e il 2001, la Walther USA di Springfield, Massachusetts, produsse brevemente i modelli PPK e PPK/S attraverso Black Creek Manufacturing. Dal 2002, la Smith & Wesson (S&W) iniziò a fabbricare la PPK e la PPK/S su licenza nel suo stabilimento di Houlton, Maine, fino al 2013.

Nel 2018 la Walther Arms ha ripreso la produzione della serie PPK nel suo nuovo stabilimento negli Stati Uniti, situato a Fort Smith, Arkansas. Oggi sono in produzione tutti i modelli PP, PPK e PPK/S.

20/02/2025, AOL

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