La censura di Facebook
Questo articolo era fermo nel cassetto da qualche tempo e colgo l’occasione per pubblicarlo a seguito della notizia del ritorno su Facebook di Armi e Tiro con una nuova pagina QUI LINK:
Ricordo che il 16 settembre di quest’anno Armi Magazine aveva subito il ban della propria pagina da parte di Facebook (parliamo di una pagina con quasi 100k iscritti). Ci avevano informato del fatto su Youtube:
Anche Armi Magazine ha riaperto una pagina su FB: qui il link.
Purtroppo occorre riconoscere che negli ultimi anni la censura dei contenuti relativi alle armi da fuoco su piattaforme come Google, Facebook e altri social media è diventata una questione dibattuta e dove le crescenti restrizioni rappresentano una tendenza preoccupante dove nella sostanza viene meno la libertà di parola viene meno rispetto a quelle che sono posizioni “politiche”, forse in contrasto con la facciata di neutralità e trasparenza di cui si fregiano queste società..
Anche il noto youtuber hickok45 (canale da 8 mln di iscritti) è stato colpito dalla censura su Youtube. Nel video sotto abbiamo la sua testimonianza (ricordo di impostare i sottotitoli in italiano).
Nel suo caso Google-Youtube hanno bloccato qualsiasi tipo di monetizzazione e di sponsorizzazione dei propri video, trasformando un’attività professionale in attività no profit…
Sul punto è interessante questo articolo della statunitense National Shooting Sports Foundation (NSSF) (https://www.nssf.org/articles/big-tech-anti-2a-censorship-strikes-again/) dove emerge la sensibilità per questo problema da parte delle associazioni di categoria a fronte di forti limitazioni operate dalle aziende Big Tech (Facebook, Instagram, YouTube, etc.) che orami censurano quasi tutti i contenuti relativi alle armi da fuoco. Le piattaforme hanno oscurato o rimosso contenuti in base a politiche che limitano le discussioni sulle armi anche quando i contenuti promuovono la sicurezza o l’educazione. Sono stati colpiti anche degli atleti come ad esempio la tiratrice paralimpica McKenna Geer.
A quanto pare che sia Italia o USA il diritto della libertà di parola e di espressione non vale per i possessori e utilizzatori di armi da fuoco.
Per quanto ci riguarda su questo sito faremo il possibile per dare voce e spazi a chi produce contenuti e alle associazioni che promuovono questo settore.
03/12/2024, AOL
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